In solidarietà con il Popolo Palestinese

Sabato 15 maggio
Anniversario della Nakba

ore 17.00 presidio, p.zza Dante


Martedì 18 maggio
atrio ed.20

ore 11.00 – Caffetteria Resistente II Policlinico
anteprima dell’opuscolo "Cronaca di un Genocidio Annunciato"
caffé, cappuccino e dolci


Mercoledì 19 maggio
@ Lab. Occ. SKA

ore 17.00 – presentazione dell’opuscolo "Cronaca di un Genocidio Annunciato
– strategie economiche e medicina del potere nel progetto di sterminio sionista"

ore 20.00 – Aperitivo Sociale Videoinstallazioni

 


 

Giornata di mobilitazione in solidarietà al Popolo Palestinese in occasione della giornata in ricordo della Nakba

PRESIDIO

Sabato 15 Maggio, ore 17.00

Piazza Dante, Napoli

 

 

Sessantadue anni fa, il 15 maggio del 1948, iniziava per i palestinesi la Nakba: la catastrofe.

Da allora questo popolo vive, ogni giorno, sotto una feroce occupazione portata avanti dallo Stato di Israele e uno dei più grandi genocidi della storia. Un’occupazione che si fa via via più aggressiva, estendendo a dismisura i territori occupati dall’esercito israeliano e relegando oramai i palestinesi in piccoli fazzoletti di terra divisi gli uni con gli altri dai villaggi dei coloni e dal muro. Leggi tutto “Giornata di mobilitazione in solidarietà al Popolo Palestinese in occasione della giornata in ricordo della Nakba”

Appello “Non in nostro nome”

Sottoscrivete, fate sottoscrivere e fate circolare questo
appello di indignazione

 
Non in
nostro nome
 
 
Il
governo italiano, con la recente visita del premier Berlusconi in
Israele, ha reso il nostro paese complice dell’oppressione del popolo
palestinese e delle possibili escalation di guerra israeliana in Medio
Oriente.
 
L’Italia sta fornendo ufficialmente armamenti,
investimenti economici, collaborazioni scientifiche  al
governo israeliano condannato dalle istituzioni internazionali per la
costruzione del Muro di segregazione, per i crimini di guerra a Gaza e
l’occupazione coloniale dei Territori Palestinesi
 
Noi, in quanto cittadini italiani, non
accettiamo di essere considerati complici di questa politica di
oppressione e di guerra
 
Per questi motivi
 
Chiediamo la revoca degli accordi militari,
commerciali, scientifici, culturali tra le istituzioni italiane e quelle
israeliane
 
Chiediamo la revoca della partecipazione
italiana ed europea al vergognoso embargo contro la popolazione
palestinese di Gaza ormai da quattro anni sotto assedio
 
Non c’è pace duratura senza giustizia
 
Per le adesioni all’appello “Non in nostro nome” scrivete a: noninostronome@libero.it

Un anno da “piombo fuso”… noi non dimentichiamo, noi non perdoniamo!

Il 27 dicembre 2008 i cieli di Gaza si riempivano di scie bianche luminose: incominciava "Piombo Fuso", una delle più sanguinose operazioni militari che il criminale stato d’Israele abbia mai condotto contro il popolo di Palestina. Quelle scie nel cielo erano le bombe al fosforo bianco usate deliberatamente dall’aviazione israeliana contro la popolazione civile. A questi primi feroci bombardamenti segue, il 3 gennaio 2009, l’invasione di terra che continua a seminare morte e distruzione. Tutti i fidi sostenitori dei sionisti correvano a censurare le immagini provenienti dalla Striscia, a tentare di nascondere ai nostri occhi quali orribili barbarie venivano commesse, condannando a parole ogni forma di violenza, proprio mentre restavano fermi per dare a Israele il tempo di colpire… Continuando a raccontarci che Israele si stava solo difendendo da Hamas e dai suoi razzi Quassam – senza precisare che questi razzi, forma disperata di resistenza contro l’occupazione militare della propria terra, negli ultimi otto anni avevano fatto all’incirca 15 morti israeliani, contro le migliaia di palestinesi morti e feriti nello stesso periodo, senza contare i quasi 1500 palestinesi barbaramente uccisi e i 5.000 feriti solamente nei 21 giorni dell’operazione… Leggi tutto “Un anno da “piombo fuso”… noi non dimentichiamo, noi non perdoniamo!”

VIVERE A GAZA, FUORI E DENTRO LA GUERRA

VIVERE A GAZA, FUORI E DENTRO LA GUERRA

 

 

 Intervento del Coordinamento Secondo Policlinico all’ "incontro/dibattito a un anno dall’operazione "piombo fuso" a Gaza"(clicca qui per scaricare il manifesto).Sarà presentato l’opuscolo  "Un genocidio a due velocità" a cura del Collettivo Autorganizzato Universitario. (Clicca qui per scaricare l’opuscolo)

 

Piombo Fuso, 27 dicembre – 18 gennaio.  Un nome che evoca ricordi, terrore, morte.

Da tempo in Palestina non si viveva un’azione militare di tali proporzioni, non si subiva la forza bruta dei bombardamenti, dei colpi di artiglieria, dei militari israeliani che usano i corpi dei palestinesi come scudi umani per entrare nei cosiddetti “covi del terrorismo”, delle chiamate a casa un minuto prima di distruggere le 4000 abitazioni (oltre alle altre 16000 parzialmente distrutte).

Soprattutto era da tempo che non si vedevano così tanti morti. Quasi 1500, di cui sicuramente 500 bambini, oltre che tantissime donne e anziani. Leggi tutto “VIVERE A GAZA, FUORI E DENTRO LA GUERRA”