Come è sotto gli occhi di tutti, il governo “del fare” di Renzi, fedele esecutore di Confindustria, Bce e capitale finanziario, sta minacciando i pochi diritti che ci sono rimasti. Siamo, infatti, di fronte alla più massiccia demolizione e liberalizzazione del welfare state che si verifica da ormai molti anni.
Di fatti, riguardo la scuola pubblica è stata proposta una riforma che, per quanto cerchi di apparire diversa dalle precedenti, segue esattamente la stessa linea degli scorsi governi. Una linea contro la quale gli student@ si oppongono con determinazione da anni poiché basata sui concetti di meritocrazia, aziendalizzazione e privatizzazione della scuola. La “buona scuola” , così definita dal premier Renzi, a cui si mira non è altro che una scuola sempre più simile come impostazione ad un’azienda. E’ prevista l’alternanza Scuola-Lavoro (tramite tirocini non retribuiti) obbligatoria negli ultimi tre anni degli istituti tecnici e professionali. Come se non bastasse le imprese verranno incentivate ad investire piccoli capitali nell’istruzione scolastica, in modo da avere voce in capitolo in merito al piano dell’offerta formativa, ovvero decidere e partecipare a ciò che sarà la formazione scolastica. Questa triste sorte a molti di noi è già nota, infatti la Gelmini col d.l. 133/2008, ha praticamente apportato gli stessi tristi cambiamenti per l’Università!
Come se non bastasse, Renzi & Co., col Jobs Act stanno sferrando l’ennesimo affondo teso a distruggere le ultime tutele sui luoghi di lavoro.
L’attacco all’articolo 18 rappresenta l’esito quasi scontato di 20 anni di leggi precarizzanti e di attacchi indiscriminati al salario diretto, indiretto e differito: a seguito del pacchetto Treu e della legge Biagi, per gran parte dei giovani lavoratori e per l’universo dei precari le tutele previste dall’articolo 18 sono sempre state una chimera. Le ricette di Renzi non solo non combattono la disoccupazione (come evidente dai dati presenti su tutti i giornali con picchi in particolare al sud e per gli under-30), ma tendono ad alimentare la miriade di figure precarie e senza tutele che i padroni potranno sfruttare a loro piacimento e con salari sempre più bassi (che vuol dire meno soldi nelle nostre tasche, di più nelle loro!).
Altrettanto devastante è il decreto legge 133/2014, il cosiddetto “Sblocca Italia”, essendo un attacco violento alla democrazia ed al patrimonio urbanistico ed ambientale del nostro paese. Il governo Renzi avvia lo smantellamento delle norme per la tutela del territorio che, nel solco della peggiore destra neoliberista, sono considerate un ostacolo agli interessi del partito del cemento, dai costruttori alla finanza speculativa. L’articolato del decreto è una raffica di misure per svendere il patrimonio immobiliare pubblico, deregolamentare gli interventi edilizi, rilanciare le ‘grandi opere’, incentivare gli strumenti finanziari a servizio della speculazione immobiliare, promuovere gli impianti per l’incenerimento dei rifiuti, agevolare le trivellazioni per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi, far proliferare gasdotti e gassificatori. Tra gli articoli spicca l’articolo 33, che instaura procedure straordinarie per interventi di rigenerazione urbana ed ambientale, pensato per l’ex area industriale di Bagnoli ma poi esteso all’intero territorio nazionale. Viene imposto alla città un commissario governativo che potrà derogare leggi ambientali e piani urbanistici, in spregio alla Costituzione. Tutto questo su un territorio già devastato da anni di degrado ambientale ( questione CEMETIR) e che conta una popolazione con la % più alta di tumori, rari e non, in tutte le fasce di età e genere!
VERSO LA MANIFESTAZIONE DEL 10 OTTOBRE ORE 9:00 P.ZZA DEL GESU’ “CONTRO LA BUONA SCUOLA”!
VERSO LO SCIOPERO DEL 16 OTTOBRE “ CONTRO IL JOBS ACT”!
VERSO LA MOBILITAZIONE DEL 7 NOVEMBRE “ CONTRO IL DECRETO SBLOCCA ITALIA”!
Per info:
Coor2pol.noblogs.org
Coordinamento Secondo Policlinico su fb
In aula occupata Sergio Piro, ed.20 II Policlinico
COORDINAMENTO II POLICLINICO