LA VIOLENZA DELL’IGNORANZA. SOLIDARIETA’ AL COLLETTIVO RISCOSSA

L’aggressione violenta da parte di gruppi di smidollati che si rifanno all’ideologia 
fascista avvenuta la notte del 30 Ottobre a Catanzaro non ha suscitato in noi non 
soltanto solidarietà, ma anche profonda rabbia. Rabbia per un contesto istituzionale 
che, colmo di falsità, avalla se non incentiva la formazione di idee reazionarie e 
di gruppi violenti di trogloditi vestiti a lutto che si fregiano di simboli di 
ignoranza.

La massima vicinanza ai ragazzi aggrediti, che lavorano giorno dopo giorno per 
ricostruire una prospettiva sociale in un contesto oggettivamente difficile, ed 
ovviamente al giovane compagno rimasto gravemente ferito. Nell’augurargli una pronta 
e completa guarigione, rileviamo quanto sia descrittivo di chi l’ha compiuto l’atto 
di due pugnalate alle spalle. Parole vuote come onore si materializzano in una 
concretissima vigliaccheria.

Ma non intendiamo sottovalutare soprattutto il significato politico di quanto 
accaduto, che descrive a pieno un Paese in decadenza impegnato a dipanare squallore 
quotidiano ma che, sotto la coltre mediatica, distrugge diritti, stato e tessuto 
sociale lasciando campo aperto alla violenza, da strada come quella di Catanzaro o di 
Stato come nel Vesuviano.

La nostra vicinanza e la nostra solidarietà si concretizzerà con la presenza a 
qualsiasi iniziativa che i collettivi antifascisti di Catanzaro intenderanno organizzare 
nei prossimi giorni.

Collettivo Studentesco P2 Occupata
Università della Calabria

https://p2occupata.noblogs.org/   



CATANZARO, FERITO AL CENTRO
SOCIALE: MATRICE DI DESTRA

Un'aggressione partita da ambienti dell'estrema destra
per motivi politici. È questa la pista seguita dagli investigatori
della Digos di Catanzaro per risalire all'autore del ferimento di R.M.,
il giovane di 27 anni accoltellato nella tarda serata di sabato davanti
alla sede del collettivo Riscossa di Catanzaro. Un'aggressione che solo
per puro caso non si è trasformata in tragedia. Il giovane, infatti, è stato
colpito con due coltellate alla schiena. Operato d'urgenza, adesso è
ricoverato nel reparto di chirurgia dell'ospedale con 30 giorni di prognosi
ed oggi pomeriggio ha ricevuto la visita del sindaco di Catanzaro Rosario Olivo.
Al momento l'accoltellatore non è stato identificato, ma alcuni denunciati ci sono
già. E non sono gli aggressori, ma gli aggrediti, gli amici di R.M., che prima
lo hanno portato in ospedale e poi sono stati segnalati dalla polizia per
detenzione illegale di arma bianca, in seguito al ritrovamento da parte degli
agenti della Digos di una falce nella loro sede. «Una vecchia piccola falce ormai
arrugginita - hanno spiegato i giovani - da noi conservata in quanto simbolo della
tradizione e delle lotte del movimento operaio e contadino. Anzichè ricercare altrove
la lama che aveva ferito il nostro compagno, la loro attenzione si è concentrata
su quel vecchio attrezzo, per il quale siamo stati denunciati». Le indagini,
comunque, vanno avanti. Nel pomeriggio, alcuni giovani vicini ad ambienti dell'estrema
destra sono stati portati in questura per essere sentiti da investigatori e pm. La loro
posizione è quella di persone informate sui fatti ed al momento nessun provvedimento è
stato preso nei loro confronti. Secondo la ricostruzione fornita dai giovani del
Riscossa, il tentato omicidio di R.M. è avvenuto intorno alle 23.30, al termine di
un'aggressione che era stata preceduta, un paio d'ore prima, dal lancio di un mattone
contro una finestra della sede del collettivo, ad opera di «un gruppetto di
fascisti che ha iniziato a provocarci con insulti e minacce». Trascorse un
paio d'ore, davanti alla sede, in cui era in corso la presentazione di una rivista,
 il gruppo di estrema destra si è ripresentato, questa volta più numeroso, ed è partita,
 sostengono ancora i militanti di sinistra, «la seconda aggressione nel corso
della quale uno dei componenti ha estratto un coltello e con estrema lucidità e
determinazione ha colpito il nostro compagno con due fendenti alla schiena».
E mentre i giovani del collettivo Riscossa si sono riuniti stasera per decidere
quali iniziative intraprendere eventualmente, in serata il movimento politico
 extraparlamentare Alternativa popolare, in una nota, si è dichiarato
«assolutamente estraneo ai fatti, in quanto l»azione non è stata
organizzata ed attuata dal nostro movimento. Da quanto appreso da organi
d'informazione siamo venuti a conoscenza che i cosiddetti 'aggreditì sono
stati trovati in possesso di armi bianche e oggetti atti ad offendere,
utilizzati dagli ultimi durante la lite«. Per Alternativa popolare, dunque, »non
è difficile dedurre che azioni violente e squadriste non appartengono solo a
 determinate frange politiche troppo spesso demonizzate
 e criminalizzate per pregiudizi infondati«.