Fuori Blocco Studentesco e Casa Pound dall’università!

Cosa è successo a Tor Vergata nelle giornate di ieri e oggi? Ieri era prevista alla facoltà di Giurisprudenza di Tor Vergata (Roma) un’iniziativa sui "Popoli Identitari", patrocinata e finanziata dall’Ateneo, convocata dalla ONLUS “Comunità solidarista Popoli”, un’associazione farlocca della galassia Casa Pound. Gli studenti antifascisti hanno fatto quel che andava fatto: chiedere ragione al Rettore di quella presenza all’interno dell’Università e una volta incassati i “non ne sono a conoscenza…” e i “verificherò…” ormai di rito, andare tra gli studenti per volantinare e smascherare la vera natura di quell’iniziativa fascista. Giunti fuori l’aula concessa dall’Università, sono cominciate le provocazioni. I neofascisti di Blocco Studentesco, emanazione giovanile di Casa Pound, solo per poco hanno dato fondo al loro scarno vocabolario, passando prontamente a pratiche più consolidate: aggressioni in vantaggio numerico con armi, ovviamente messe in atto da camerati più che “studenti fuori corso” in quanto ad età.Risultato: 6 studenti ed un lavoratore dell’università (che era intervenuto in difesa degli studenti antifascisti) all’ospedale (con fratture, denti rotti, traumi causati da pugni, calci, cinghiate, caschi ed altri oggetti contundenti – vedi anche http://www.radiocittaperta.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3708&Itemid=9) Oggi, dopo una conferenza stampa molto partecipata che denunciava i fatti di ieri, gli studenti si sono recati di nuovo a Giurisprudenza, dove si teneva il Senato Accademico, per chiedere una presa di posizione forte dell’università sui fatti del giorno precedente. E se possibile è successo qualcosa di ancora più grave…I fascisti di Casa Pound, certi della loro impunità, hanno deciso per la “chiamata generale alle armi” per impossessarsi manu militari dell’università da cui erano stati cacciati l’anno scorso: in un centinaio presidiavano la facoltà armati di spranghe, bastoni, manganelli telescopici, cinghie e caschi impedendo di fatto agli studenti e studentesse antifascisti/e di avvicinarsi all’edificio. Li hanno quindi aggrediti sotto gli occhi delle forze dell’ordine che hanno permesso agli squadristi di fare i loro comodi. Anzi! Hanno collaborato attivamente alla riuscita dell’agguato squadrista, prelevando 7 studenti antifascisti e portandoli al commissariato di zona con l’accusa di “rissa”.Eggià, perché i “bravi ragazzi di Casa Pound” quelli di “la conoscete la prassi” di Piazza Navona (ricordate? http://www.youtube.com/watch?v=TnFgrJ3niL4) hanno avuto la faccia di denunciare ai loro amici della Questura, come autori di un’aggressione avvenuta ai loro danni, gli antifascisti di Tor Vergata, quegli stessi antifascisti che sono ancora ricoverati in ospedale (un ragazzo dovrà essere operato per le lesioni riportate). Come se non bastasse il Rettore, che prima ha autorizzato l’iniziativa neofascista e poi continuato come se nulla fosse il Senato Accademico di oggi (mentre 100 neofascisti impedivano di entrare nell’edificio…), ha annunciato di essere intenzionato a bloccare tutte le iniziative studentesche fino al mese di maggio. Ecco a cosa servono i fascisti: a creare caos, diffondere false notizie, tentare di intralciare le iniziative e i percorsi politici dei compagni, a gettarci addosso ancora repressione. Ne sanno qualcosa gli antifascisti napoletani, che nei giorni scorsi si sono visti recapitare 12 denunce relative al riuscitissimo corteo antifascista del 30 settembre (oltre 5.000 persone in piazza) lanciato per chiudere l’ “occupazione” di Casa Pound sponsorizzata da La Destra , Pdl e MPA. I fatti di Tor Vergata, che pure rimangono di una gravità assoluta, purtroppo non fanno quindi, che confermare quello che già sapevamo: che Casa Pound e Blocco studentesco, che i fascisti di ieri e di oggi, agiscono impuniti e per conto del potere, che dove non arrivano le loro cinghie arrivano polizia e magistratura, che è sempre più necessario dentro e fuori l’università, nelle nostre città, continuare la battaglia contro il fascismo, tanto “quello dei coltelli” quanto “quello dal doppio petto”.Blocco Studentesco e Casa Pound. Che sia Roma o Napoli, Palermo o Torino non importa: le stesse pratiche, le stesse aggressioni, un sapiente marketing comunicativo che tenta di nascondere la solita feccia di sempre.  A noi il compito di fermarli! Solidarietà ai compagni e alle compagne di Tor Vergata!Ora e sempre Resistenza! Il comunicato degli studenti e studentesse di Tor Vergata: http://clic.noblogs.org/   

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