Almeno 1500 persone hanno attraversato la giornata e tantissime sono rimaste fino a sera in presidio nella piazza dove il corteo dei neofascisti doveva terminare, per denunciare questa schifezza alla città e per impedire che la marcia si tenesse. Come è stato ottenuto.Momenti di tensione ci sono stati quando è arrivata la notizia che il corteo da piazza Carlo III aveva cercato di partire e allora anche il Presidio si è mosso bloccato da un ingente schieramento di polizia. E’ esploso qualche petardo, ma poi la situazione si è tranquillizzata. Infine, quando è giunta notizia che l’Adunata dei camerati (con presenza anche di personaggi coinvolti nella stagione nera delle stragi come Massimo Abbatangelo e Mario Merlino) si era sciolta senza marciare, allora il presidio è diventato un breve corteo di comunicazione verso il Museo nazionale. Dove la mobilitazione si è sciolta.
I movimenti di questa città hanno ribadito ancora una volta che non lasceranno spazio a chi in tutto il paese promuove xenofobia, squadrismo e astio sociale verso i più deboli.
Nei prosssimi giorni continuerà la mobilitazione al fianco dei precari e dei migranti che in città hanno condizioni di vita sempre più difficili.
Rete napoletana contro il neofascismo, il razzismo e il sessismo