Stamattina è successa una cosa che ha dell’incredibile: i tavoli del nuovo open space sono stati portati via.
L’atto è stato compiuto non a caso nel periodo esami e non a caso alle ore 8 del mattino di un sabato quando praticamente l’ed. 20 è quasi deserto e nessuno ha potuto contrastare questo atto di prepotenza, come invece è stato fatto dagli studenti meno di un mese fa.
Sostanzialmente si è verificato ciò che purtroppo non doveva succedere: per l’ennesima volta un nostro diritto fondamentale, ovvero quello allo studio, ci è stato tolto con la connivenza di chi si definisce “dalla parte degli studenti” e che invece l’ ha scambiato con un becero accordo per strizzare l’occhiolino alle baronie del Dipartimento di Scienze Biomorfologiche e Funzionali (nello specifico Montagnani – De Rosa – Salvatore).
Il giochino che è stato attuato per farci, come si suol dire, fessi e contenti è stata l’apertura delle aule G e H negli orari mattutino-pomeridiani in cambio della perdita del nuovo open space che come più volte è stato definito dai Prof dell’edificio “ luogo di disturbo e poco decoroso” .
Ad una prima visione lo scambio potrebbe non risultare così tanto grave ma ad un’analisi più approfondita dell’accaduto, ciò che si è verificato purtroppo è:
• sperpero di denaro pubblico derivato dalle nostre tasse, con soldi stanziati più di 2 anni fa proprio allo scopo di fornire nuovi spazi studio adeguati al numero di studenti che ne fruiscono (nello specifico 250 mila euro)
• perdita di tavoli atti ad uno studio comodo rispetto alle sedie di legno scomode e senza tavoli che come tutti sappiamo sono la “caratteristica” delle nostre aule
• perdita di un considerevole numero di posti studio rispetto a quelli “quantificabili” nelle suddette 2 aule che “gentilmente ci sono state concesse”
• perdita di uno spazio fruibile in qualsiasi ora del giorno e della notte a differenza degli altri luoghi dove ci permettono di studiare, con ridicoli orari come la “biblioteca” e gli altri open space che chiudono alle 18
Noi non ci stiamo a perdere quel poco che abbiamo e che mano a mano ci viene tolto, “scambiato”, chiuso per motivi vari ed eventuali e che in realtà sottendono una sola volontà: LA CHIUSURA SERALE DELL’EDIFICIO PER EVITARE CHE GLI STUDENTI ABBIANO LUOGHI DI SOCIALITà E STUDIO NELLA PROPRIA UNIVERSITà!
Questa è una cosa gravissima che va ad aggravare la già alienante vita dello studente che oberato di studio ed esami non può neanche avere in diritto di poter studiare in facoltà!!!
Ribelliamoci a tutto questo e riprendiamoci ciò che è nostro!!!!
Parliamo in aula occupata “Sergio Piro” tutti insieme e decidiamo come muoverci
Coordinamento II Policlinico