Questa volta almeno non lasciano spazio a dubbi! Casapound si presenta sotto la facoltà di giurisprudenza (angolo via Marina) con i caschi in testa e con uno striscione che fa giustizia delle tante ipocrisie che loro stessi spargono quando gli conviene: “Contro l’ignoranza Antifascista” è il lungo e grottesco striscione che rivendica per l’ennesima volta la loro identità neofascista di nostalgici del duce e della tirannia. Un segnale che segue di poche settimane l’apertura a Roma, in una loro sede, della prima sezione italiana del famigerato “Blood & Honour” la formazione neonazista, estremamente violenta e razzista originaria dell’Inghilterra. E che forse rappresenta un ulteriore salto “dell’esperimento Casapound” nell’ambito delle formazioni di estrema destra, come conferma forse per l’ennesima volta la presenza al loro fianco di alcuni cinquantenni che richiamano ad altre stagioni drammatiche della destra eversiva e stragista in italia.
In un mondo normale sarebbe quanto meno paradossale e inaccettabile che proprio davanti la facoltà di giurisprudenza si contesti l’antifascismo che è parte fondativa della carta Costituzionale di questo paese (che vieta la ricostituzione del partito fascista nella dodicesima disposizione transitoria e finale) e che è stato pagato col sangue di centinaia di migliaia di italiani. Siamo molto curiosi di sapere cosa pensano di tutto questo il Preside della facoltà di giurisprudenza e il Rettore dell’Università Federico II !!
Erano una quindicina stamani, con caschi e mazze, eppure accompagnati e tutelati da almeno due reparti celere (malgrado appunto l’apologia del fascismo e la rivendicazione della tirannia non sarebbero tra le manifestazioni consentite dalla Costituzione della Repubblica). Tra loro anche gli accoltellatori dell’agguato di maggio ai danni degli studenti di Lettere, che è li affianco. Ovvio che la tensione sia immediatamente salita. E’ partito un tam tam tra gli studenti che erano all’Università e in una ventina di minuti si è formato un presidio di oltre un centinaio di persone che ha contestato questo sconcio finchè i neofascisti non sono stati costretti ad andar via. Il presidio si è poi trasformato in un breve corteo per la zona universitaria per denunciare l’accaduto.
Ci pare molto preoccupante del resto che neonazisti e neofascisti riaprano la stagione delle provocazioni quando movimenti, studenti, lavoratori e precari si stanno organizzando per rilanciare, a partire dal 15 ottobre, la protesta sociale per la macelleria della finanziaria contro i diritti del lavoro, la scuola, la sanità, i trasporti pubblici.
Rete napoletana contro il neofascismo, il razzismo, il sessism